Come distruggere una casa da soli

eri Francesco Rutili ha dato vita alla sua opera magna:
Come distruggere una casa da soli in 10 mosse.
Perchè comunque devo dire che sono stati tutti bravissimi, cioè la gente faceva quello che doveva fare senza creare troppi problemi.

clicca per altre foto

E insomma con 58 persone dentro casa a capodanno mi aspettavo che ci sarebbe scappata qualche sbrattata.
Ma non mi aspettavo un olocausto del genere!
Se non fosse stato per lui io ieri avrei lavorato circa quattro ore in meno, è stato una mina antiuomo.
L’opera del Rutili è un decalogo che ora esporrò:

  1. capisce di sentirsi male e si getta al centro del salone, sullo sgabello del pianoforte con mille persone affianco e vomita sui piedi di qualcuno.
  2. a questo punto rassicura il padrone di casa che gentilmente lo accompagna fuori nel giardino bestemmiando a raffica nella sua testa.
  3. vomita ancora.
  4. con mille persone intorno che ridono e si “preoccupano”, lui si alza in piedi e si gira, piroetta un po. io a questo punto avevo appena sorretto un po Federico che con dignità aveva vomitato sull’uscio di casa mia. Esco e vedo una scesa apocalittica: il Rutili in piedi che vomita in alto e lancia un getto continuo in mezzo ad un albero di limoni. a quel punto ho detto: “E’ lui, è l’Esorcista!“.
  5. torna dentro si rimette dove era prima, forse aveva trovato lo sgabello particolarmente accogliente, e da li fa quello che sa fare meglio: vomitare.
  6. da qui in poi si è fortunatamente sentito troppo male e si è sdraiato sul divano, ed è stato sorvegliato da me ed un manipolo di amici con cui ho giocato a carte fino alle 7 del mattino circa.
  7. troppo rotto per tornare a casa lo faccio rimanere qui a dormire, sale su, si chiude in bagno. apro l’uscio della porta dopo qualche minuto per chiedergli se aveva bisogno di qualcosa e lui era di nuovo li a vomitare.
  8. lo faccio spogliare, gli do una maglietta (io sono gentilissimo mentre bestemmio a denti stretti) e lui per ringraziarmi, tra tutti i letti in cui dormire sceglie proprio il mio! e si getta con la sua faccia al centro del cuscino e beatorotola le sue belle guanciotte pienotte tra il mio comodo e pulito giaciglio.
  9. questo punto è quello che distingue il genio da un semplice pericolo ambulante: si sveglia prima di tutti e caga. non trovando la carta igenica (dispersa durante la sera appena trascorsa) lui invece di pulirsi nel bidè come ogni uomo farebbe, sfruttando un getto d’acqua costante, lui decide di pulirsi con un kilo di ovatta il suo bel culino e di gettarla insieme alla sua cagatona post-sbronza nel cesso. poi tira la catena ed a quel punto, chissà, si è anche sorpreso del fatto che il cesso si otturasse. quindi chiude la tazza ed entro io, ignaro di tutto sento una puzza di merda colossale, ma non mi preoccupo molto: avevo davanti lui. gli chiedo se andava tutto bene, lui risponde di si e dice che il padre lo stava aspettando sull’ostiense.
  10. gli spiego la strada e lui va a piedi.
    secondo me il padre lo aspettava a Piramide!

il bello è che mi ha anche chiamato per chiedermi scusa. certo che lo ho scusato, deve essere veramente brutto essere nel suo cervello poverino.
mi ha chiamato prima che io sturassi il cesso.
forse per questo lo ho scusato…
svuotare il cesso è semplice:

  1. prendere un bicchierone e travasare l’acqua nera di merda in un secchio
  2. fare questo lavoro per circa 30-40 bicchieri
  3. bestemmiare, perchè da ora è finita la pacchia
  4. infilare la mano nel fondo del bagno ed acchiappare la merda con le mani. il problema è che anche con i guanti la consistenza fa venire i conati di vomito. poi il fatto che fosse la SUA merda mi ha fatto esaurire
  5. continuare a raschiare con la mano ed infilarla sempre più su, dentro la merda ed oltre ancora.
  6. con un tubo premere forte in fondo e sbloccare tutta la merda con ovatta che ostruiva il tubo
  7. tirare l’acqua
  8. farsi un bagno ed una doccia

insomma io ho lavorato 4 ore in più a pulire merda e vomito del rutili.
ma lo abbiamo preso talmente tanto per il culo che forse ne è valsa la pena!

spendo due parole per la festa di capodanno. voglio ringraziare tutti voi per la presenza e per il fatto che avete fatto una bolgia simile a quella che io mi aspettavo (rutili escluso, ovvio).
voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato nei giorni precedenti e successivi, la riuscita della festa è stata merito loro.

mi dispiace solo per i problemi di soldi che si sono sviluppati che mi hanno portato a litigare con persone con cui non avrei mai voluto farlo.
auguri e grazie a tutti.

riccardo

Proudly powered by Hexo and Theme by Hacker
© 2019 RdV