Leggendo gli ultimi post potrebbe sembrare che questo sia un blog filo nazista.
Non è così. Odio il perbenismo che ci impone di essere clementi contro israele, solo perchè sono stati trucidati ed ammazzati 60 e rotti anni fa.
Cercherò di essere lucido, e poco impazzito.it. Tuttavia non credo che sarò clemente. Anche perchè mio nonno era Clemente, io sarò Riccardo.
L’atto d’accusa dell’Onu è contenuto in 574 pagine, dove si afferma che l’operazione militare del 27 dicembre era “diretta alla popolazione di Gaza nel suo insieme” per “punirla” e che l’esercito israeliano non ha condotto in maniera appropriata le indagini sulle violazioni compiute. […]
In particolare il rapporto di 600 pagine definisce “i proiettili di mortaio al fosforo bianco contro le installazioni dell’Unrwa”, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, “l’attacco intenzionale sull’ospedale Al Qods con proiettili esplosivi e al fosforo**“ e “l’attacco contro l’ospedale Al Wafa” come “violazioni del diritto umanitario internazionale”.
La repubblica: rapporto onu, ultim’ora.
Io sono solidale verso la causa palestinese perchè ho una educazione cattolica (ahimè), che mi costringe a mettermi sempre dalla parte del più debole.
Il rapporto dice che entrambe le parti hanno commesso crimini di guerra, giusto. Tuttavia le parti non possono essere equiparate, perchè da una parte abbiamo un gruppo di terroristi, senza un leader e senza uno stato facilmente identificabile, dall’altra abbiamo una “democrazia”.**
Ad una democrazia si possono applicare sanzioni e richiedere che vengano rispettati i diritti dell’uomo. Ad un terrorista no.
Ad una democrazia si può chiedere il perchè si comporti in maniera così reazionaria, attaccando con reazioni esagerate i propri vicini, chiedere quale sia il motivo strategico del lancio di armi al fosforo contro obiettivi civili. Ad un terrorista no.
Per questo io mi incazzo contro Israele, e compatisco la popolazione palestinese.
Perchè Israele ha un parlamento, ha uno stato, ha una polizia ed è capace di intendere e di volere. I palestinesi sono solo un branco di pazzi allo sbaraglio.
Io sono stato a Gerusalemme (eccovi la prova »), e credo che sia l’unico modo per capire cosa voglia dire essere palestinese, essere israeliano.
Da quando ci hanno costruito questo muro, ci sembra di vivere in galera.
Tassista anonimo palestinese
E’ assurdo vivere in galera a casa propria.
Io sono passato nel muro. Filo spinato e ringhiere, guardi sopra i piantoni che parlano dal megafono ed hanno il mitra spianato.
Sapete cosa ho provato? Rabbia.
Il motivo? Credo che la libretà sia il valore supremo.
La mia tesi in filosofia era sulla libertà.
La libertà è a mio parere l’unica cosa che distingua il vivere dal sopravvivere, e l’unico motivo per cui valga la pena morire. Forse.
Ho conosciuto molte persone povere in vita mia, e sapete cosa ho imparato? Che essere poveri non è un problema.
Alcune di loro, erano molto più felici di noi, che abbiamo macchine, iphone e tutte le dannate sovrastrutture che ci impediscono di sorridere delle cose semplici.
Ma queste persone erano libere.
Durante il controllo del passaporto, con una guardia che mi puntava il fucile pensavo: “Fottuti porci fascisti”.
Perchè esistono 2 modi per reagire davanti ad un crimine simile:
- Fai pippa, abbassi la testa, ti cerchi una donna, provi a vivere.
- Ti incazzi, e cerchi di distruggere la gabbia.
Non ci si può stupire del terrorismo palestinese, siete sicuri che voi non fareste lo stesso, nei loro panni?
Questa foto vi sembra aberrante? Vi sembra un insulto all’uomo, alla tolleranza, alla fratellanza?
Anche a me. Ma purtroppo la storia non insegna mai un cazzo.
Israele la piantasse di rompere il cazzo con l’olocausto, perchè tirare missili al fosforo bianco (armi progettate per distruggere i tessuti umani e lasciare intatti gli edifici) contro degli ospedali non mi sembra molto diverso dalla pulizia etnica nazista nei campi di concentramento.
Potrà cambiare il metodo, sicuramente più razionale e scientifico, ma non cambia la sostanza.
Pulizia etnica.
E se vogliono la mia compassione per l’olocausto, dimostrassero al mondo che loro sono differenti dai nazisti.